La natura, con le sue straordinarie materie prime e l’uomo con la sua creatività e capacità di ricerca.

Gli egizi e i romani ricercavano continuamente qualcosa che irrobustisse le loro costruzioni. I Romani impiegarono impasti a base di fango e di materiali  estratti dalla roccia vulcanica di Pozzuoli, da cui derivò il nome di pozzolana.

Alle prime sperimentazioni dei romani , per parlare di cemento, bisogna aspettare il 1756, quando l’ingegnere John Smeaton, provò un impasto particolarmente resistente all'acqua. 40 anni dopo,  Joseph Parker perfezionò l’impasto aggiungendo polvere d’argilla e nel 1813, il francese Louis-Joseph Vicat ne migliorò le proporzioni. Per finire, nel 1822 James Frost completò la “ricetta” con del materiale calcareo frantumato.

Il perfezionamento definitivo avvenne nel 1824, grazie a Joseph Aspdin, che ottenne un impasto con livelli di qualità e di resistenza tramandato fino ai giorni nostri. Il cemento è quindi frutto di una stretta collaborazione tra la natura, fornitrice delle materie prime, e la creatività dell’uomo.

Un secolo di studio per trovare la miscela ideale che oggi chiamiamo cemento. Il cemento è composto da silice, ossido di alluminio, ossido di ferro e ossido di calcio: quattro sostanze che si possono trovare in natura.

Il taglio del cemento armato

Decine d'anni, se non secoli, per ottenere un composto formidabile che unito a un'anima di ferro si oppone strenuamente al nostro lavoro di demolitori! Ma non ci facciamo intimorire da secoli di storia| Oggi, il taglio del cemento armato avviene rapidamente grazie ai dischi diamantati. Queste speciali seghe tagliano linearmente pilastri, muri di sostegno e qualsiasi altro manufatto in cemento armato.

Raffaele Berton

Demolition Team

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