I dischi diamantati nel taglio delle pareti in cemento armato
Scritto da Maurizio VenturaI dischi diamantati sono stati impiegati inizialmente nel settore marmifero, prima su attrezzature manuali come troncatrici, seghe da laboratorio e da banco, poi l’edilizia se ne è impadronita apprezzando le notevoli capacità di taglio, la precisione e la pulizia di intervento anche sul cemento armato, creando delle speciali macchine: le Seghe da Parete, per poterli utilizzare, fino a raggiungere profondità di taglio di 1 metro.
I dischi abrasivi, con i quali si risolvevano quasi tutti i problemi di taglio nella marmistica ed in edilizia, sono quasi completamente scomparsi, soppiantati dai dischi diamantati.
Anche la costruzione dei dischi diamantati ha raggiunto un livello di sviluppo elevato. Esistono ormai dischi diamantati per qualsiasi materiale, per qualsiasi attrezzatura, per qualsiasi potenza. Le loro velocità di produzione ed i rendimenti sono soddisfacenti, il loro costo è diminuito, ed il loro uso è ormai consolidato.
Sta aumentando la dimensione dei cristalli utilizzati nella polvere di diamante e si analizzano le polveri dei metalli che fissano i cristalli, per cercare di farli resistere il più a lungo possibile “in posizione”, fino alla loro caduta, per ottenere una resa maggiore dell’utensile, accoppiata al massimo della rapidità di avanzamento.
Si cerca di trovare nella forma, nello spessore e nella disposizione delle placchette sul disco, quella che migliora la stabilità di taglio, la velocità di penetrazione e la resa del disco diamantato sui vari materiali, mentre per diminuirne la rumorosità, si ricorre ancora a intagli perimetrali circolari, a virgola o di altra conformazione, realizzati sull’anima d’acciaio.
Nel settore civile del taglio del cemento armato e della muratura, c’è un limite nella grandezza del disco diamantato che viene utilizzato. Un limite non tanto costruttivo, quanto di convenienza di impiego. Difficilmente si può montare su una Sega da Parete un disco di diametro superiore ai 2200 mm, che taglia fino ad 1 metro di profondità, anche perché, avendo l’anima sottile (per questioni di peso), il disco flette. Soprattutto quando opera orizzontalmente. L’anima d’acciaio perde il tensionamento, tende a deformarsi ed a variare la direzione del taglio.
Sono necessari inoltre, almeno due uomini per maneggiare un disco di oltre 2 metri di diametro, e per montarlo sulla Sega da Parete, che deve anche avere una potenza adeguata. Per impiegarlo è indispensabile, inoltre, eseguire dei tagli preventivi con dischi diamantati di diametro via via crescente, per creare una sede idonea ad utilizzarlo. Queste indubbie difficoltà tendono a porre un limite alla capacità operativa massima di una Sega da Parete, ma anche, e soprattutto, perché esiste un altro utensile ed un’altra tecnica che risolve meglio il taglio di strutture di grosso spessore.
Il Filo Diamantato, azionato dalla relativa Sega. Tecnica questa che, anche se è entrata abbastanza di recente, nell’edilizia civile, si è rapidamente evoluta ed ha ancora grandi possibilità di crescita. (vedi nel guppo 4). Per tagli che superano i 500/700 mm circa di profondità